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Cenni Storici

La Storia

Sono antichissime le origini di Cagliari; sicuramente fu un approdo per i Fenici tuttavia, si è portati a ritenere che solo con l'arrivo dei Cartaginesi la città iniziò a svilupparsi come centro urbano; tanti i reperti rinvenuti a testimonianza di questo periodo, come la necropoli di Tuvixeddu. Nel 238 a.C. Cagliari passò sotto il dominio dei Romani che raccolsero l'eredità Cartaginese e da essa partirono per realizzare una città vera e propria; piazze, vie, un vero impianto idrico, nuove necropoli, depositi per il grano, fastose abitazioni come la Villa di Tigellio e l'Anfiteatro. La città cresce e si sviluppa lungo il tratto costiero.

Depredata, subisce le devastazioni delle ripetute incursioni degli Arabi fra il 1015 e il 1016. Per la città è un periodo di buio e degrado. Nel 1258 quando Pisa otterrà il controllo della città ebbe inizio un nuovo momento di importanti cambiamenti e di produttiva crescita. Cagliari seguendo il modello toscano venne dotata di un sistema amministrativo e giuridico;  a livello urbanistico venne realizzata la cinta muraria a protezione del Castello il quale divenne abitazione della gente Pisana e sede di tutti gli uffici Pubblici. Le fortificazioni da li a poco furono eseguite anche nella zona del porto. Ma nel 1297 il controllo Pisano venne destabilizzato dalla politica di Bonifacio VIII che dal quel momento  infeudò Sardegna e Corsica; malgrado la resistenza Pisana, tutta concentrata fra le mura del castello, nel 1324 venne firmato il trattato fra Pisa e Aragona che escludeva la città Toscana dal controllo sulla Regione.

Sotto il controllo Aragonese  in Sardegna vengono introdotti i Parlamenti che con finalità di consultazione rappresentavano i nobili e feudatari, gli ecclesiastici ed il resto degli abitanti. Nello stesso periodo a Cagliari vengono introdotti i "gremi" ovvero le associazioni di mestiere.

Dal 1479  e per tutta la durata della dominazione spagnola la Sardegna piomba in un nuovo periodo oscuro e tormentato.  A seguito della guerra di secessione Spagnola nel 1708 la città di Cagliari venne occupata dalle truppe inglesi; con il trattato di Uretech la Sardegna passò sotto il controllo Austriaco ma solo fino al 1717 quando il ministro di Spagna dispose la riconquista della città nuovamente occupata dagli Spagnoli fino all'anno successivo. Il trattato di Londra del 1718 assegnò la Sardegna a Vittorio Amedeo II di Savoia.

Un nuovo inizio quello con i Savoia, prendono avvio una serie di interventi urbanistici e spesso, fenomeno architettonico interessante,  ad occuparsi della realizzazione di edifici civili sono gli architetti militari. Rinforzata ed ampliata a livello difensivo, la cinta bastionata della città in questo periodo raggiunge la sua estensione massima.

Gli anni che separano Cagliari dall'unità d'Italia del 1861 sono anni densi di avvenimenti politici e sociali che riassunti in poche righe sono espressione del desiderio di libertà e pari dignità che la popolazione vuole riconosciuta rispetto ai piemontesi.  Nel 1847 raggiunto il culmine di queste rivendicazioni il Consiglio Generale del Comune di Cagliari richiede al Re Carlo Alberto, l'ingresso dei popoli sardi nella Lega Italica e la parità con i sudditi del Continente. Le richieste presentate furono accettate. 

La seconda guerra Mondiale segnò l'inizio del periodo tormentato ed oscuro che il mondo consosce e che purtoppo non  risparmiò nessuno.